La prima vaccinazione

La prima vaccinazione

La prima vaccinazione del nostro bimbo, come funziona

La prima vaccinazione va fatta entro il 3° mese di vita.

Per quanto avevamo un po di timore, ma è sempre meglio vaccinare, è più sicuro, soprattutto in questo periodo di Covid.

Di solito arriva via posta un foglio per il piano vaccinale negli anni e le date di vaccinazione.

In pratica, in tempi di Covid, non ci è arrivato nulla. Anzi ho dovuto mandare io una mail al centro vaccinazioni di zona, per informarli che Emanuele non aveva ancora fatto la vaccinazione e stavano per scadere i 3 mesi. Poi mi hanno chiamato loro per programmare la data. Alla fine mi hanno fissato la visita 3 giorni prima dello scadere dei 3 mesi.

Sinceramente ho preferito farla così in la, perché è un po più grande e magari ha meno problemi.

Mi hanno mandato via mail tantissimi fogli da leggere e firmare e poi portare alla visita. Forse ci hanno mandato tutti questi fogli, per fare in fretta siccome non è possibile entrare in 2 persone, in questo momento.

Via mail ci hanno anche inviato le informazioni sul tipo di vaccinazione, sul piano vaccinale negli anni e anche eventuali problemi dopo la vaccinazione.

Di solito la prima dose di vaccino, sono 6 tipi di vaccinazioni, ma in tempo di Covid sono 8. Due punture dove sono raggruppati tutti.

La prima vaccinazione comprende:
POLIOMIELITE – dose 1
TETANO – dose 1
DIFTERITE – dose 1
PERTOSSE – dose 1
EPATITE B – dose 1
HAEMOPHILUS – dose 1
PNEUMOCOCCO – dose 1
ROTAVIRUS – dose 1 (gocce)

La vaccinazione va sempre fatta dopo la visita di controllo della pediatra, del 3 mese di vita. Dove verificherà lo stato di salute del bimbo e se avremo dubbi o perplessità possiamo chiedere a lei.

Io ho espresso la mia più grossa preoccupazione che era, se gli fosse venuta la febbre. Lei mi ha tranquillizzato spiegandomi che non sempre viene la febbre, di solito poche linee, almeno per la prima vaccinazione.

Mi ha consigliato di acquistare la tachipirina in gocce preventivamente e un termometro elettronico così da essere preparati. La tachipirina e le dosi erano spiegate anche nei fogli della vaccinazione che mi hanno inviato. Di solito è più comoda in supposte, ma avendo anche la vaccinazione del Rotavirus, dove è molto facile avere poi dissenteria, mi ha consigliato le gocce di tachipirina.

Siamo arrivati al giorno della vaccinazione con tutti i fogli compilati e tachipirina e termometro acquistati.

Ah dimenticavo la vaccinazione è gratuita!.

La vaccinazione consiste in 2 punture fatte su entrambe le cosce del nostro neonato e delle gocce che gli somministrano al momento.

Poi bisogna rimanere per circa 20 min in sala d’aspetto per normale prassi. Non ha pianto molto, poi l’ho attaccato subito alla tetta e fine. Tutto ok.

La sera era un po stanco e noioso, la notte quando si è svegliato per mangiare mi è sembrato un po caldo, gli ho misurato la febbre nel culetto, consigliano sempre da lì. Era 37.9, la temperatura rettale è sempre maggiore di solito 37.5.

Con la mia pediatra ci siamo accordati, che avendo una famigliarita verso le convulsioni febbrili e non sapendo se è ereditario per lui. Abbiamo preferito dargli la tachipirina superati i 37.5 di temperatura rettale. Così abbiamo fatto.

Le goccine di tachipirina vanno diluite in poca acqua, è un pò un’impresa perché sono amare e mi ci è voluto mezz’ora ora che le prendesse in un biberon. Se avesse avuto la febbre alta, sarebbe stato difficile ecco, perché sono meglio le supposte.

Le goccine di tachipirina durano 4-6 ore, massimo 3 somministrazioni al giorno.

Il mattino gli ho controllato la temperatura ed era 37.2, poi era sempre un po caldino, forse un po di debolezza, ma ora di sera gli è passato tutto. Continuava a dormire ???? poi il giorno dopo era già in forma e non ha neanche avuto dissenteria.

La prima è andata, la prossima al 5 mese!!

Tipologie di pannolini lavabili

Tipologie di pannolini lavabili

Pannolini Lavabili - Tipologie

Quando mi sono avvicinata ai pannolini lavabili non è stato facile all’inizio capire le tipologie, le diversità e quali avrei dovuto acquistare. In realtà non c’è una regola, ognuno ha il suo preferito.

Penso che sia utile capire bene le proprie esigenze e quelle del bambino, per valutare bene quale fa al caso nostro.

Le tipologie di pannolini lavabili

AIO: all in one: già pronto, si indossa così. Ha già il panno assorbente attaccato e una cover impermeabile.

Pocket: ha una tasca dove all’interno si inseriscono i panni assorbenti, con cover impermeabile.

AI2: panno assorbente attaccato internamente alla mutandina impermeabile, tramite dei bottoni

Fitten: pannolino lavabile in tessuto dove va poi abbinata una cover a pantaloncino impermeabile

Prefold, musling e cirripa: sono tutti tessuti molto assorbenti, bisogna piegarli in modo adeguato, fasciando bene il culetto del bimbo e ricoprirli con una cover a pantaloncino impermeabile

Cover pantaloncino: ci sono di lana, pile e pul (impermeabile)

Io ho scelto i pocket, mi trovo molto bene, anzi Emanuele si è trovato molto bene 🙂 .

Pro e contro di ogni tipologia

AIO

Pro: già pronti, pratici, possono essere utilizzati anche dai papà.
Contro: più lunga l’asciugatura, se si ha bisogno di aumentare l’assorbenza, magari per la notte, non è possibile.

Pocket

Pro: si può aumentare è diminuire i panni assorbenti così da avere quello che fa al caso nostro, pratici anche fuori casa.
Contro: richiede un attimo di tempo per il montaggio e smontaggio dei panni assorbenti da mettete nella tasca del pannolino.

AI2

Pro: montaggio comodo, siccome i panni assorbenti sono posizionati all’interno della mutandina contenitiva tramite dei bottoni.
Contro: è un po più lunga l’asciugatura, siccome i panni assorbenti sono cuciti insieme per essere più pratici da attaccare.

Fitten

Pro: molto naturali e di dimensioni più ridotte, utili per prematuri o bimbi sotto i 5 kg.
Contro: senza la mutandina impermeabile esterna, non è possibile usarli, siccome non sono impermeabili.

Prefold, musling e cirripa

Pro: naturali ed è possibile utilizzare qualsiasi tipo di tessuto per aumentare l’assorbenza
Contro: occorre fare un po di pratica per la chiusura dei pannolini, siccome vanno piegati secondo uno schema. Utilizzabile solo con la mutandina impermeabile siccome sono tessuti naturali.

Accessori utili per i pannolini lavabili

Veli raccogli pupù: veline in materiale organico, biodegradabili. Se sono sporchi solo di pipi, lavabili in lavatrice e riutilizzabili. Sporchi di pupù, si buttano nel wc. Permettono di sporcare meno i pannolini e più pratici nel cambio pannolino. Io mi sono trovata molto bene ad utilizzarli.

Wet bag: borsa impermeabile per il trasporto dei pannolini lavabili usati quando si è in viaggio. Molto utile se no comunque un sacchetto di plastica può andare bene.

Salviettine lavabili o piccoli musling: per il lavaggio e l’asciugatura del culetto del bimbo. Io ne ho comprati 10 da 20×20 cm in cotone, comodi e veloci da lavare e asciugare.

Inserti in microfibra e in cotone: da aggiungere nelle tasche dei pochet dei pannolini lavabili. Io ne ho comprati 10 a parte che utilizzo spesso.

Mutandine impermeabili: se si vuole usare i fitten e i prefold, musling e cirripa.

Hai bisogno di altre informazioni sui pannolini lavabili?
Leggi anche questo mio articolo sulle varie tagli disponibili, su come farlo indossare correttamente al tuo bambino e su come lavarli ed asciugarli.

Pannolini lavabili

Pannolini lavabili

Pannolini lavabili.
Perché usarli e quali marche di pannolini ci sono.

Era un pò di tempo che avrei dovuto scrivere questo articolo sui pannolini lavabili.

Aspettavo di avere tutte le informazioni e soprattutto di averli provati, riprovati, strausati. C’è bisogno di esperienza diretta secondo me per parlarne.

Mi ero avvicinata a questa tipologia di prodotto ancora quando ero incinta di Emanuele. Forse ero al 5 mese. All’inizio non capivo molto cosa dovevo acquistare, dove e di che tipologia, insomma ero molto confusa. Ho iniziato vedendo dei video dove spiegavano le differenze.

Mi ricordo di aver raccontato la mia voglia di intraprendere questa strada ai vari parenti e amici. Mi hanno tutti sconsigliato l’acquisto, non avendo mai avuto esperienze dirette, dicendomi, ti diamo 2 settimane, poi vedrai che non li vuoi più usare!

Sinceramente la prima cosa che mi aveva fatto pensare di utilizzarli è stato il fattore economico. Sarei rimasta a casa 4-6 mesi e avendo la partita IVA non avrei incassato nulla, quindi bisognava risparmiare. Poi comunque l’idea di non inquinare e di non avere sacchi e sacchi di pattumiera da buttare, mi faceva sentire meglio.

Quindi gli ultimi 2 mesi della gravidanza mi sono attivata per acquistare alcune marche diverse.
Ho capito che è meglio prenderne di marche diverse così da vedere con quali ci si trova meglio e ogni pannolino ha anche vestibilità differenti.

Il primo approccio con i pannolini lavabili

  • selezionare 3 o 4 marche diverse
  • per avere un ricambio e non fare troppe lavatrici (ogni 2-3 giorni) è utile averne 20-25
  • esistono tante marche e tanti prezzi differenti, non è detto che più spendi e più ti trovi bene, ci sono anche marche più economiche ma con una buona assorbenza

Io ho scelto i pannolini pocket con cui mi trovo molto bene. Hanno una cover impermeabile e degli inserti assorbenti di cotone da inserire all’interno della cover.

Hanno fantasie molto belle, colorate e fantasiose, che danno un tocco di originalità.

Pannolini Lavabili - Tipologie di modelli e taglie disponibili

Taglie

Taglia S: per i neonati o newborn 3-9 kg

Taglia L: dai 9-15 kg

Taglia unica: 5-18 kg

Con bottoni o con chiusura a velcro

Io ho preso taglia unica.

Preferisco la chiusura a bottoni è più facile regolare il giro coscia.

Siccome Emanuele è nato di 3 kg, ho preferito prenderli tutti da 5-18 kg. Quindi il primo mese ho aspettato ad usarli fino a raggiungere i 5 kg. Sinceramente penso che sia più comodo aspettare dal 2 mese. Il primo mese i cambi sono molto frequenti, si ha davvero poco tempo e ci si deve riprendere dal parto.

Ci vuole un po di tempo per ingranare e capire come organizzarsi ma poi vi verrà naturale e non vorrete più tornare indietro. Poi vedere il culetto del vostro bambino così bello ripagherà tutto.

Come si lavano

Cover: in lavatrice a 40 gradi

Inseriti: in microfibra o cotone fino a 60 gradi in lavatrice

Detersivo: delicato naturale e se volete pochissimo ammorbidente naturale (tipo winnis)

Non preoccupatevi se gli inserti escono un pò gialli. Se stesi al sole si sbiancheranno completamente.

Io non ci credevo ma è vero!

Sbiancante: percarbonato di sodio, se necessita di candeggio naturale. Non usate candeggina che può rovinare gli inserti e render meno assorbente.

All’inizio è utile lavare almeno una volta la cover impermeabile e 2-3 volte almeno gli inserti assorbenti. Più si lavano e più assorbono.

E’ possibile lavarli anche con il resto della biancheria.

Per l’asciugatura: se è possibile al sole, in poche ore sono asciutti. Se è brutto tempo o fa freddo, in casa. Le cover in massimo una giornata sono asciutte, invece gli inserti ci vogliono anche 2 giorni. Se avete l’asciugatrice potete utilizzarla.

Pannolini Lavabili - Come devono essere lavati

Cambio pannolini lavabili

I pannolini dovrebbero essere cambiati ogni 3-4 ore, ma io ho provato anche a cambiarlo dopo 6-7 ore e il culetto era super bello.

Io uso anche delle veline raccogli pupù biodegradabili che metto tra il culetto del bimbo e il pannolino lavabile, utili per la raccolta della cacca e per sporcare poco il pannolino.

Se il pannolino è sporco di cacca, dopo aver buttato la velina nel wc, lo sciacquo con acqua calda e lo spazzolo per rimuovere tutta la cacca.

Pannolini Lavabili - Come cambiare il proprio bimbo

Acne del poppante

Acne del poppante

Acne del poppante

Nel primo mese di vita sul viso del neonato, possono comparire dei brufoletti. Si chiama acne del poppante.

Non bisogna preoccuparsi è un normale evento che accompagna i primi mesi del neonato.

I brufoletti si presentano bianchi o con pustole rosse. Localizzati su guance, mento e fronte principalmente.

E’ bene non toccarli e neanche sfregarli per non irritare la pelle.

Un po di tempo fa si pensava fosse dovuto al latte materno, ma ultimamente è stato tutto smentito. La motivazione sembra sia dovuta a un accumulo di ormoni materni ancora in circolo dalla gravidanza, passati tramite il cordone ombelicale.

Prima del parto questi ormoni, liberamente circolanti sia nel sangue materno che in quello fetale grazie alla comunicazione ombelicale, vengono smaltiti dal fegato materno, evitandone così l’accumulo nel sangue del neonato. Il taglio del cordone ombelicale al momento del parto interrompe la comunicazione tra circolo materno e circolo del neonato, per cui gli ormoni materni, non più in grado di “tornare” al fegato materno per esserne smaltiti, debbono essere metabolizzati dal piccolo e ben meno efficiente fegato del neonato. Ne consegue l’innalzamento del livello di ormoni nel sangue del bambino. Che piano piano nelle settimane dopo la nascita il neonato smaltisce.

Se il bambino ha le unghie lunghe è bene tagliarle per non irritare ulteriormente la pelle.

E’ utile lavare il viso del neonato con sapone neutro e poi asciugare frizionando il viso, con un asciugamano morbido.

Ciclo mestruale dopo il parto

Ciclo mestruale dopo il parto

Subito dopo il parto ci sono molte perdite ematiche dovute al parto. Non a caso nella lista di cose da portare in ospedale ci sono gli assorbenti post parto e gli slip monouso.

Sono normali perdite più abbondanti del solito ciclo mestruale. Servono a ripristinare il nostro utero, anche la suzione del nostro neonato al seno incentiva il ritorno alla normalità dell’utero.

Queste perdite continuano molto abbondanti fino a una settimana 10 giorni dopo il parto, poi iniziano ad attenuarsi.

È bene in quei giorni lavarsi molto spesso con un detergente delicato e cambiarsi spesso l’assorbente siccome ci possono essere punti o comunque i cambiamenti ormonali possono facilitare infezioni.

Dopo i 10 giorni il flusso inizia a diminuire, all’inizio comunque si dovrà indossare un assorbente dopo anche un salva slip. Dura in media un mesetto tra perdite leggere e altro.

Dopo il mese per la ricomparsa del ciclo mestruale se si allatta è facile che ci vorranno mesi ora che ritorni.

Se invece non si allatta già dal secondo mese si potrebbe vedere la ricomparsa del nostro ciclo mestruale.

L’allattamento rallenta la ricomparsa del ciclo, ma non vuol dire che non è possibile rimanere incinta.

Si può avere comunque l’ovulazione, quindi è bene prendere delle precauzioni se non si vuole rimanere subito incinta.

Di solito comunque nei mesi che il ciclo non compare, i cicli mestruali sono anaovulatori. Ma succede molto spesso invece che qualche mamma rimanga incinta proprio nei primi 3 mesi dopo il parto.

Siccome gli ormoni sono completamente sballati e favoriscono anche una possibile gravidanza.

Io ho a testimonianza mia sorella che dopo 3 mesi dal parto era già incinta, comunque lei non aveva allattato.

Il ciclo invece per chi allatta potrebbe anche ricominciare anche al 5-6 mese, siccome i livelli di prolattina inibiscono l’ovulazione, bisognerà vedere, il mio non si è ancora fatto vedere.

Comunque se non ricompare dopo 6 mesi è bene segnalarlo al proprio ginecologo.

Il primo ciclo dopo il parto può essere molto più abbondante e sballare nei mesi successivi. I livelli ormonali e le nostre ovaie devono riprendere il ritmo.

Prima visita dalla pediatra

Prima visita dalla pediatra

A un mese esatto dalla nascita è obbligatorio fare la prima visita dalla pediatra.


Per quanto riguarda la scelta della pediatra io ho scelto la prima disponibile, non avevo idea di chi prendere e tutta la burocrazia l’ha dovuta fare mio marito siccome va preso nelle prime settimane dopo il parto.


Ho chiamato la pediatra e ho prenotato la visita.

In questo periodo di covid le visite sono tutte molto diverse. Prenotazioni anticipate, guanti e mascherina, può entrare solo un adulto in buona salute e ci ha fatto anche entrare da una porta di lato non dall’ambulatorio così da ridurre al minimo i contagi. Così abbiamo fatto.

Siccome siamo arrivati che Emanuele già piangeva ha voluto fare subito la visita così che poi io potessi attaccarlo al seno per cercare di calmarlo.

Prima di fare la visita pensavo non fosse molto utile, ma solo un modo per conoscersi. Anche perché Emanuele aveva già fatto due visite in ospedale di routine dopo il parto.

Invece devo dire che mi ha stupito, è stata molto brava e preparata.

È stato pesato, misurato, ha controllato tutto il corpo, le gambe se si pregavano bene, la testa e gli ha trovato una leggera asimmetria dovuta forse a una postura nella pancia. Mi ha consigliato di tenerlo più dalla parte meno schiacciata così da farla sistemare, anche stimolarlo a girare la testa da tutti e due i lati del collo. Poi ha controllato il cuore, i polmoni, la pancia, mi ha confermato che è un po tesa quindi è soggetto a delle coliche. Ha osservato gli occhi se erano gialli, la bocca se potesse avere del mughetto. Il colore della pelle se era un bel colore.

Insomma sono tante le cose da osservare per verificare se è in buona salute e nelle visite precedenti in ospedale non erano mai state viste. Poi peso e altezza li ha inseriti in un grafico per verificare fosse in linea la sua crescita, tutto ok.

Poi abbiamo un attimo chiacchierato su quanto mangia, come calibrarmi sulle poppate siccome la mia è un’alimentazione mista.

Mi ha chiesto eventuali malattie famigliari così da capire se fare dei test.

Sono stata molto contenta, è stata molto utile. È durata 1 ora la visita. La prossima allo scadere dei 3 mesi.

Mi ha anche fatto impegnativa per visita obbligatoria alle anche, da fare e prenotare entro il 3 mese del neonato in ospedale. È anche che saró contattata per le vaccinazioni da fare anche loro entro il 3 mese.

Mi ha lasciato una parte informativa sul bambino e dei rimedi per le coliche con eventuali farmaci e anche i suoi contatti con anche il suo cv ????