Abbiamo iniziato il corso preparto e la vera novità che ci hanno spiegato è che il nostro bambino, capisce già e cerca una comunicazione con noi già dal 2-3 trimestre in poi.
Io devo dire la verità ci credevo poco. Pensavo subito a quelle cose un po’ futuristiche ero davvero scettica.
Si il mio bimbo manda calci, si muove, ma non ho mai percepito una correlazione tra un suo movimento di risposta a un mio movimento.
L’unica cosa che ho notato che se è un po’ agitato e io appoggio la mia mano calda sulla pancia lui si ferma o che se mio marito, mette la mano sulla pancia lui si ferma. Anche se io dormo e poi mi sveglio lui lo capisce e si sveglia, forse sente il mio battito cardiaco aumentare.
Quindi curiosi e scettici, abbiamo fatto una prova.
La sera sul divano quando lui si scatena con le dita tamburello con media forza sulla pancia, aspettando una sua risposta e lui con molto stupore tira un bel calcetto, ma non contenta pensando fosse una casualità lo ripeto in un’altra zona e lui lo fa ancora!
Ormai è un mesetto che questo gioco continua e lui risponde e mi dispiaccio di non aver mai capito.
Dicono che loro sono molto abitudinari, quindi bisognerebbe abituarli ogni sera alla stessa ora a giocare con lui e lui ci aspetterà come fosse un appuntamento!
Anche la voce dei papà o interagire con i papà può aiutare.
Ci hanno anche raccontato che una mamma tutte le sere con la sua prima figlia faceva roteare una pallina di carta sulla pancia e lui tirava sempre un calcetto facendo spostare la pallina dalla pancia.
Ma quanto sono intelligenti!
Al corso ci hanno spiegato che possiamo già conoscere il nostro bambino, nella pancia, le sue abitudini, quando è attivo e quando dorme, se è molto scalmanato o tranquillo e con lui comunicare.
Il primo organo infatti che si sviluppa nel nostro bimbo è proprio il tatto e lui tramite la parete uterina cerca di scoprire il mondo.
Poi percepisce la nostra voce e la saprà riconoscere anche una volta nato.
Percepisce il nostro odore e i nostri rumori della pancia e del battito cardiaco lo tranquillizzeranno una volta fuori dalla pancia. Dicono che anche cantare o ascoltare musica lo renda partecipe poi della vita che sarà al di fuori.